Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

domenica 7 novembre 2010

IN NOME DELL'AMICIZIA

Oggi c’è stato un concerto, a Roma, al Teatro Olimpico, per ricordare Corrado Sannucci e per parlare dell’Associazione, che si chiama Stentore, come il personaggio omerico dalla voce possente, che è stata istituita dalla moglie e da un gruppo di amici di Corrado. Il senso di quest’associazione, è oltre che ricordarlo, continuare a lavorare per le cose cui si era dedicato e in cui credeva, e anche, a tal scopo, come nel caso della manifestazione di oggi, raccogliere fondi proprio perché si possano realizzare i progetti dell’associazione. Molti articoli sono apparsi in rete e sui giornali per diffondere questa iniziativa.
Sul sito dell'associazione http://www.corradosannucci.it/ si possono trovare maggiori informazioni.

Non ne ho parlato prima, perché sarebbe stato del tutto inutile, data la scarsa diffusione del mio blog, che mai avrebbe potuto fungere da cassa di risonanza. Ne parlo oggi, a cose fatte, convinta che il concerto abbia avuto un grande successo, per la risposta del pubblico, ma anche perchè tante persone che lo conoscevano si sono ritrovate unite dall'affetto e dalla stima per l'amico. Tra gli altri vi ha partecipato anche Mimmo, che Corrado Sannucci lo ha conosciuto al Folkstudio, quando entrambi erano giovani studenti di medicina, e cantautori della fucina del locale romano. Sull’Unità di ieri è apparsa un’intervista a Mimmo Locasciulli, in relazione alla manifestazione di oggi dedicata a Corrado. Mimmo ricorda le conversazioni e le discussioni appassionate e stimolanti con l’amico, molto impegnato in politica, molto “estremo” nelle sue posizioni. Ne ricorda le doti di cantautore, fa riferimento ad alcune canzoni. Credo che si fossero ritrovati qualche anno fa, e che avessero ripreso a frequentarsi. Credo anche che Corrado abbia fatto ascoltare a Mimmo delle nuove canzoni, e che ci fosse anche l’intenzione di pubblicarle, ma poi non so bene perché, la cosa non ha avuto un seguito, o non c’è stato il tempo.
Io di Corrado Sannucci non sapevo niente, forse solo che era un giornalista della redazione sportiva di Repubblica, ma non leggevo i suoi articoli (quelli di sport in genere, al di là del valore del singolo giornalista, ed è sicuramente un mio limite). L’ho incontrato nel corso del mio viaggio a dorso di mulo, per Mimmo e dintorni, che sono piuttosto estesi, ma spesso riportano al Folkstudio. Ho letto qualche intervista a Sannucci in cui era menzionato l’incontro con Mimmo, la nuova frequentazione, il progetto di fare qualcosa insieme. In un’altra intervista di Mimmo, dei tempi di Sglobal, ho trovato riferimento al disegno della bambina, che poi ho scoperto essere figlia di Corrado (ne avevo parlato in un vecchio post, senza entrare troppo nel dettaglio delle identità) che divenne poi l'illustrazione della copertina di Sglobal.

Mi sono incuriosita e sono andata ancora a cercare, e purtroppo, come tante altre volte in questa ricerca e nella vita, ho trovato una storia di malattia contro la quale Corrado, da combattente quale credo che fosse, ha lottato sperando di farcela, e invece così non è stato, perché è morto nell’ottobre del 2009. Ho visto un video, in cui parlava della malattia e presentava il suo libro, A parte il cancro tutto bene, un titolo che nasce da una conversazione di Corrado, credo (non ho ri-verificato niente, per questo pezzo, vado a memoria e mi scuso per eventuali imprecisioni) con un giovane barista che gli chiedeva come stesse. Ho il cancro - rispose Corrado e il ragazzo, di rimando - E a parte il cancro, tutto bene?
Corrado Sannucci per come mi appare nelle immagini che ho visto, quelle di ragazzo e quelle di uomo, era una persona con un fisico imponente, con una bella faccia su cui brillavano due occhi sorridenti e ironici. Aveva la barba, in molte foto, e una gran massa di capelli, diventati poi bianchi, tenuti in una coda molto lunga. Ci teneva tanto, a quella chioma: ne parla nel video, quando ormai, per le cure, aveva perso i capelli, con una certa nostalgia. Pur nella consapevolezza della malattia, aveva ancora moltissima speranza di farcela.
So che aveva lavorato fino all’ultimo.

Insomma, alla fine ne ho parlato. Una persona interessante e dai molti interessi, che ha lasciato molti germogli. L’associazione voluta dalla moglie Maresa e da un gruppo di amici di Corrado, credo che abbia proprio l’intenzione di lavorare su questi germogli. La manifestazione di oggi è la prima tappa di un cammino tutto da percorrere.
Nel libro su Roma di cui ho parlato la volta scorsa, è citato anche Corrado Sannucci.

Da lì traggo uno stralcio di una sua canzone. (A casa, a casa)
A casa, a casa, 6,30 esatte
A casa, a casa, via dalla notte
E la notte è già luce del bagno
Un sapone di calce e di stagno
E la calce è già muro in cucina,
La cucina si squaglia nel latte
Ed il latte è già sveglia profonda
Lei ti guarda e sembra nasconda
La tua casa e poi dietro la porta
Dov'è che finisce la porta
Dov'è che comincia la strada
Dov'è che la strada dovunque essa vada
Che poi ridiventa il portone
Dov'è che il portone si sdraia a scalino
E le scale si allargano a stanze
Dov'è nella stanza la sedia che siedi
Dov'è che poi appoggi i tuoi piedi
E i piedi diventano tavolo e foglio
E il foglio diventa rumore
Dov'è che il rumore diventa una voce
E tremore diventa scrittura
E la scrittura diventa una macchia
la macchia s'allarga col tempo,
Dov'è che il tuo tempo diventa un'attesa
La stessa che imbocca le scale
E la scala si drizza a portone
E il portone si sdraia per strada
Dov'è che la strada dovunque essa vada
Che poi ridiventa la porta
Dov'è che finisce la porta, e sei
Ancora a casa, ancora a casa...

1 commento:

  1. Leggo con gioia che è andato tutto per il meglio, con tanta gente e tante emozioni.

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