Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

domenica 3 febbraio 2019

MANGIARE BERE UOMO DONNA

Ieri, nel tardo pomeriggio, sola in casa, che queste cose si possono fare solo in totale solitudine (la solitudine di un'artista, per dirla con Mimmo, con la sola aggiunta di un apostrofo), mi sono buttata, anzi quasi lanciata sul divano e mi sono isolata dal resto del mondo, al buio. Avevo due ore di tempo, dopo, come per la mia collega Cenerentola (la differenza tra noi due è che io sono più giovane), il tempo sarebbe scaduto. Mimmo era alla Fondazione Mirafiore, a Serralunga d'Alba, innevata come avevo previsto, ma non è necessario essere troppo svegli e neppure troppo meteorologi per intuirlo, e io ho potuto seguirlo in streaming. Sembra averci preso molto gusto, a presentare il suo libro. Ha iniziato a leggere, un brano, poi un altro, poi un altro ancora, e ancora un altro, con quella sua bella voce che sembra la voce di un attore professionista, con le giuste pause, la giusta intonazione, la giusta interpretazione, e leggeva, leggeva, leggeva, e poi commentava, ed era arrivato solo alla pubertà e il tempo passava ed era già volata via un'ora e un quarto e dalla pubertà alla giovane età adulta ce ne corre e io ho calcolato tutta preoccupata che le due ore non mi sarebbero bastate e l'incantesimo si sarebbe rotto. Poi, a un certo punto gli si è fatto scherzosamente notare, a Mimmo, che non era il caso che fosse troppo generoso e leggesse tutto il libro, che a quel punto non glielo avrebbero più comprato, tuttavia mancava ancora un gran pezzo di vita, e ha continuato a leggere, ma la seconda parte è stata decisamente più veloce, e poi c'è stata qualche domanda, e tra il pubblico pensa un po' c'era il Signore del Timorasso, che non è un dispregiativo piemontese della parola timore, ma un antico vitigno locale recuperato, e si è parlato di vino e di cibo e di amici, e poi, dopo la consueta domanda che verteva sulla possibilità di far convivere diverse vocazioni, cosa che comporta non poche difficoltà, Mimmo ha indicato un punto di fronte a lui, tra il pubblico, e a quel punto naturalmente corrispondeva una Persona, senza la quale tutto ciò che è stato non sarebbe stato possibile. Una bellissima dichiarazione d'amore, quasi senza parole, fatta con una discrezione e una delicatezza commoventi, alla quale faccio riferimento sottovoce e col massimo rispetto. Insomma, alla fine, nella vita, le cose che contano di più sono mangiare bene e bere bene, con tutte le implicazioni e le conseguenze che queste azioni portano in sé, e non sono poche, e l'amore, ma non solo l'amore sensuale, la passione, il batticuore, no, l'amore solido e solidale, quello che gioisce nel vedere l'altro felice e lo sostiene nelle sue passioni, anche se a volte costa fatica. Mangiare bere uomo donna, dunque, titolo che rubo a quello che in Italia è stato dato a un bellissimo, a mio avviso, film di Ang Lee,Yin shi nan nu in versione originale, del 1994, che mi è piaciuto moltissimo e ho guardato tante volte. 
Mimmo, però una cosa te la devo dire, non ci andare più al Centro commerciale per il firmacopie, non è posto per te, anche se oggi ci vanno tutti, poi, non mi è sembrato rispettoso nei confronti del pubblico l'episodio che hai raccontato del tuo simpatico, e anche riservato, amico cuocochitarrista. Come a te dà fastido che la tua musica si ascolti con le cuffie sulla metro, a me dà molto fastidio che un cantante dica Mo vado lì, dico due fregnacce, così comprano il disco e io lo firmo. Insomma una piccola rogna, ma niente di così impegnativo, se può fa. Penso di meritarmi di più di du' fregnacce, ma tanto io, al centro commerciale per il firmacopie, non ci vengo, neppure se ci sei tu. Concordo con te, Abruzzesi e Sardi, o meglio certi Abruzzesi e certi Sardi, hanno caratteristiche di base comuni e anche diversi punti in comune, compreso quello di sdegnarsi per cose che ad altri possono sembrare insignificanti. 
Oltre due ore, è durata la bella lezione di Mimmo, in cui c'è stato un po' di spazio anche per la musica (tre canzoni, due scelte dall'autore, la terza, Intorno a trentanni... a grande richiesta). A un certo punto la mia pace è stata interrotta: ha iniziato a squillare il telefono, una volta, due e alla terza ho dovuto rispondere, poi ho sentito il cancello aprirsi, la chiave girare nella serratura, ma a quel punto eravamo alle ultime battute: anche il generosissimo Mimmo ha dovuto chiudere, ma se non si fosse fatto tardi a mio avviso avrebbe continuato volentieri: era molto a suo agio. 
La luce si è accesa e io sono rientrata nei miei ranghi. 

2 commenti:

  1. Il cammino della vita è più luminoso e ricco quando è condiviso con la persona giusta, quella che ti ama e che ami.
    Banalità: ma ogni tanto è meglio ricordarlo
    ...E intanto iniziano le chiamate per il concerto di Roma: cosa bolle in pentola? Ci vorrebbe una scaletta di Folgorata per presentare al meglio questo evento!
    Piumino

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  2. Ho visto che quanto auspicavo si avvera, ma era nelle cose. La scaletta posso anche farla, ma tanto Mimmo ha la sua in testa, e lo sai, quando decide, è cosi e basta. Alcune canzoni che a me piacciono molto, non le propone mai. Altre, sempre. Io varierei un po'. A Roma secondo me ci sarà anche qualche artista ospite: Chi vivrà, vedrà. un saluto caro Piumino, a presto.

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