Mimmo & Greg

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Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

giovedì 28 settembre 2017

SOTTO IL CUSCINO

Finisce il giorno e ricomincia la notte
Mi sento il cuore ammaccato di botte
E poi la notte e dopo un'altra mattina
Dammi la mano e sto già meglio di prima.

Al tempo in cui questa canzone uscì, e anche se lo sappiamo tutti che si tratta del 1985, e che il titolo è Sotto il cuscino, e che l'album si intitolava ( e si intitola) M.L., essendo agiografa mi tocca ripeterlo, la canticchiavo sempre e in particolare canticchiavo questa strofa. Qualche volta lo faccio anche adesso. Sempre la stessa strofa.  Cantavo pure  E queste mani fredde chi me le può scaldare (Non voglio più, stesso album, stesso anno) e ancora mi capita di cantare quel verso. Io non vorrei più, ma quello si autodetermina, decide da solo. Desidera che io lo canti. 



Sono passati trentadue anni. Non voglio più alzarmi alle cinque del mattino, sono sempre morta di sonno e l'altro giorno, nella mezzora della pausa pranzo, mi sono messa davanti a un video di youtube, un video bellissimo di tanti anni fa in cui una brava cantante italiana autrice delle sue canzoni, che assomiglia un po' a Olivia, e un ballerino americano di un fascino smisurato (continuo a subirlo un po' anche adesso che sono anziana e gli uomini neanche li vedo più, e il ballerino non ha più il fisico atletico di un tempo e ha sessantuno anni), danzavano una danza amorosa sulle note di una vecchia canzone... Ho chiuso gli occhi e poi è stato come quella volta in cui ho fatto la gastroscopia e mi hanno dato il Valium e sono stata risucchiata in un vortice verde e mi sono persa nell'oblio. Dopo non so quanto tempo ho sentito una musica, che era diversa da quella iniziale, e ho incominciato a farmi delle domande: In che albergo sono? ma forse sono nella vecchia casa, no, in quella nuova, sono dentro una tenda in campeggio nel 1985, e solo dopo molto (così mi è sembrato, in realtà saranno stati pochi secondi), ho capito che ero al lavoro e che la mia pausa era finita. Mi sono alzata, mi sono rassettata, mi sono sentita molto vecchia e molto rintronata, e ho ucciso in fretta le ore che mi separavano dal mio ritorno a casa.

Alla fine, alle dieci di sera, sotto il cuscino ho cercato di trovare la pace, ma di fatto ho rischiato di soffocare. 

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