Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

martedì 26 aprile 2016

BRACCIALETTI ROSSI

Per la prima volta mi ritrovo a seguire in diretta gli impegni legati alla promozione di un disco di Mimmo. Con Idra, essendo io nata a nuova vita, vestendo i panni di Folgorata, a fine settembre 2009, mentre l'album usciva a maggio, ripercorsi i suoi passi in differita. Oggi con grande entusiasmo e immedesimazione, mi muovo sul solco tracciato dai suoi passi esattamente come il piccoletto di Folonari (qualcuno si ricorda chi fosse costui?) nei confronti di un altro malcapitato. Devo dire che mi fanno male i piedi e ho un po' di confusione mentale. Le e-mail di avviso si succedono incessanti e il ruolo mi inchioda a letture e visualizzazioni, che cerco di infilare, così come posso, tra un bucato e una pulizia della lettiera del gatto, una corsa verso il tram e una pausa pranzo, una telefonata e il riordino degli armadi della biancheria. Una promozione discografica che si insinua dentro il mio quotidiano. Leggo recensioni più o meno tutte uguali, meramente informative e dal tono ufficiale, e altre che colpiscono di più per la presenza di qualche guizzo di vivacità e di autenticità, scruto tra le pieghe delle interviste, osservo le foto della presentazione princeps, quella del 23 a Roma, che immagino avrà delle repliche in altre città italiane. Contento, sorridente, riflessivo, invecchiato (pochissimo!?) senza essere diventato adulto, e in attesa di quel futuro che è ancora lì, ma non arriva mai. C'è un cantante che un tempo aveva tanti capelli biondi e ricci, che, partito dal medesimo luogo di Mimmo, il 22, passerà per Torino, Milano, Verona, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania e infine atterrerà a Cagliari, ultima tappa del giro di presentazione, il giorno 6 maggio. Non posso non domandarmi se Mimmo farà anche lui tappa al nord, centro, sud e isole: escludo Torino perché tanto c'è il concerto ad Asti, escludo Milano per lo stesso motivo, ma la promozione è promozione e un conto è il plumcake, ops, lo showcase e un conto il concert... Dunque nelle librerie sedi delle presentazioni funziona così: chi compra lì il disco, viene munito di pass nella forma di braccialetto rosso e quello dà il diritto alla priorità, che significa percorso privilegiato per omaggiare il cantante e farsi firmare la copia. Io il disco l'ho comprato ormai una ventina di giorni fa, seppure in una di quelle librerie e pertanto non avrei diritto al braccialetto rosso, cioè alla corsia privilegiata.
...Poi, oggi, leggo il giornale cittadino e trovo una notizia interessante. Domani, in un locale storico che era morto e poi è risorto sotto altre forme e in un altro luogo, uno degli amici di Mimmo, uno di quei feat dell'album, sarà qui.  Sembra si trovi bene, a teatro viene sempre. Il locale è piccolo ma c'è ancora posto. Il concerto inizia alle dieci, e io difficilmente faccio tardi durante la settimana, quando la sveglia suona alle cinque. Magari alle due guardo un video e alle quattro leggo un'intervista, e poi mi metto a sproloquiare con l'uniforme di Folgorata addosso, però sto a casa. Giusto per un concerto di Mimmo, potrei uscire un mercoledì sera, a patto che, promozione di questi Piccoli cambiamenti a parte, inizi con Un po' di tempo ancora e concluda con Tango dietro l'angolo e ci includa Una vita che scappa col bicchiere colmo di vino rosso in mano. Concludo, come è tradizione, con l'esternazione di una curiosotà insoddisfatta. Come avrebbero dovuto essere, se fossero state, quelle millecinquecento copie personalizzate? Cosa significa? Che in ciascuna copia sarebbe comparsa la dedica autografa di Mimmo per ciascuno degli estimatori affezionati? Che ciascun Cd avrebbe rispecchiato la sequenza di brani scelti dal singolo fan? Come al solito, non so darmi una risposta. L'unica certezza che ho è di essere anch'io (l'ho scritto a suo tempo anche qui, citando la fonte), passata dall'adolescenza alla senetudine senza essere diventata adulta, almeno per alcuni aspetti.
 

venerdì 22 aprile 2016

UPDATING

Da anni faccio la guerra al supporto cartaceo, con esclusione dei libri, che continuo a preferire di carta e a comprare, in numero limitato per motivi di spazio. Non mi dispiace la lettura del quotidiano su supporto elettronico, però oggi avrei fatto volentieri un'eccezione. Ho girato per varie edicole alla ricerca del magazine (che va d'accordo con l'updating) Sette, senza trovarlo. Lo avrei gelosamente custodito. Non mi è rimasto che salvare e ingrandire le immagini dell'articolo pubblicato da Mimmo e leggere. L'autore è un nome (doppio) molto noto della critica musicale italiana, una vera e propria autorità. Se piccole imprecisioni potrebbero essere (non è detto), considerate peccati veniali in un blog dilettantesco, nei pezzi di un professionista mi aspetterei, sempre, dati corretti.
Quanto a Mimmo, che al termine rivisitazioni, riferito alla canzoni di Piccoli cambiamentiusato  dal Signor Doppio Cognome (che gli si rivolge dandogli del lei e chiamandolo dottore),  risponde che è una brutta parola e preferisce usare updating, proprio lui che si scaglia contro l'uso indiscriminato di parole inglesi nel discorso: magari ha ritenuto che non ci fosse una espressione o termine italiano corrispondente che rendesse bene l'idea? Oppure il tono era ironico e questo si percepisce quando si ascolta, ma non quando si legge. Magari un corrispondente che renda fedelmente il concetto, esiste nella variante svizzera della lingua tedesca? Massima stima degli Svizzeri, che se ne infischiano di mode, classifiche, successi televisivi e via di seguito, però chi in patria segue il Cantante (il famoso zoccolo duro che per me è una brutta e abusata espressione), evidentemente non è attratto da cose di quel tipo, altrimenti si sarebbe rivolto ad altro e invece di mischiarsi ad altri cento in qualche club o piccolo teatro per sentirlo, spesso facendo lunghe trasferte, sarebbe andato all'Arena di Verona a fare la ola, o no? E fan fedelissimi del Cantante a parte, penso non sia necessario varcare il confine per trovare un pubblico attento e poco incline alle mode, anche se forse, certo, gli altri costituiscono la maggioranza.
Mi rimane la curiosità di sapere quali fossero le sessanta canzoni individuate in principio, diventate poi quaranta e infine, nell'album, diciannove. La soddisferò mai?

giovedì 21 aprile 2016

I PRIMI SARANNO GLI ULTIMI E GLI ULTIMI I PRIMARI

Aspettavo questo momento da cinque anni quasi esatti. E si perché nonostante la mia capacità di apprendimento sia leggermente in caduta libera, mi ricordo alla perfezione, come tutti gli anziani, i fatti del passato. Mimmo fu ospite a Radio 2 Social Club sabato 9 aprile 2011. Allora la trasmissione andava in onda il sabato e la domenica e io la ascoltavo da casa, oppure se ero fuori mettevo le cuffie, fatta salva la decenza. Ora va in onda dal lunedì al venerdì e la ascolto solo in quelle rare occasioni in cui sono a casa. Al mio rientro, oggi, durante la solita gita nella pagina di Mimmo, scopro che Egli è stato ospite, stamattina, della divertente puntata che ho or ora ascoltato. Ho visto anche la foto ricordo della puntata e ho pensato cose che vorrei tanto scrivere, ma non posso. Il clima era al solito divertente, Mimmo ha cantato, bene devo dire, Piccoli cambiamenti e Cala la luna, ha chiacchierato, scherzato, si è prodotto in due imitazioni, una felice, l'altra un po' meno, ma ha avuto modo di dire la sua battuta preferita, che ha scatenato un mare di risate. La battuta è quella che ho utilizzato come titolo del post estemporaneo così non mi son dovuta lambiccare il cervello per cercarne uno. Non è facile dopo più di quattrocento post (ricorre quest'anno il settennale di Folgorata, e tutti mi chiedono come riesco a conciliare la mia vita di blogger con la mia vita lavorativa e quella familiare e io rispondo che intanto preferisco coniugarla e che il segreto è l'amore), ogni volta trovare un titolo adeguato. 
Il mio piccolo post odierno finisce qui. Non faccio il riassunto della trasmissione perché come è noto preferisco creare che riassumere, ma basta andare sul sito di Radio due e ascoltarsi la puntata. La consiglio. Davvero molto divertente. Consiglio soprattutto di concentrarsi sulla voce di Mimmo, la mia preferita. Grazie a quella voce, gli perdono perfino le battute.

lunedì 18 aprile 2016

"E IO NON SONO PRONTO PER GRANDI CAMBIAMENTI"

Giorni intensi per Mimmo che, impegnato nella promozione del suo disco, tra un'intervista e un video (o meglio, intervista che è possibile leggere, ma anche vedere e ascoltare), paziente, serio, educato e sorridente racconta e poi racconta di nuovo dei piccoli cambiamenti apportati alle canzoni, che non ha voluto stravolgere. Canzoni che ha preso dal passato ma ha portato nel futuro, rinnovandole con un tocco sapiente che cogli quando stai per dire ma questa non l'ha cambiata per niente e invece ti sorprende e ti fa sentire pure un po' in colpa per averlo pensato. Risponde alle domande che gli hanno fatto mille volte e a qualcuna che gli hanno fatto meno e ancora una volta spiega come è riuscito a coniugare e non a conciliare (strenuo fautore del primo termine, non per un fatto di suono ma di concetto che esprime, anche se... non riporto qui la tediosa analisi etimologica dei due termini e le conclusioni cui sono giunta) musica e medicina, e ancora racconta delle collaborazioni, alcune notissime a tutti, altre un po' meno, e che un po' sorprendono chi lo intervista perché è il suo mestiere, ma di lui ha una conoscenza alquanto superficiale. Sempre colpiscono le sue attestazioni di stima nei confronti dei colleghi. La commistione tra un incantatore di serpenti e un professore di letteratura riferita al Rouge (così lo chiamano i fan), mi sembra degna di essere riportata. Ricorda, Mimmo le prime esperienze musicali e il primo disco, le vicende legate alla nascita di quest'ultimo, si sofferma sull'andamento attuale del mondo discografico,  in qualche caso si sbilancia perfino su quel famoso disco di inediti al quale sta lavorando da tempo. Non è il momento di pensare a questo, godiamoci il presente, del quale spesso ci dimentichiamo perché troppo legati al passato, o troppo protesi verso il futuro. Il mio presente è attraversato da una domanda di vitale importanza: ma in che rapporti è Mimmo, veramente, coi gatti neri? Il mio futuro immediatissimo dall'urgenza di vedere la sua nuova video-intervista, chissà che non trovi la risposta.

giovedì 14 aprile 2016

TROVIAMO UNA SOLUZIONE

In sottofondo Non voglio più, contaminata dal rumore della lavatrice in lontananza e dal confortante ronfare del gatto. Nessun'altra interferenza. Ascolto, intenta in muliebri faccende, il secondo Cd, non per la prima volta, e noto ancor meglio la liquida intro di Stella di vetro, che sembra quasi portarmi in Cina. No, non è l'urgenza di una improbabile recensione mattutina a spingermi a scrivere, in questo inizio di giornata di ferie da casalinga affannata, ma un altro motivo. Mi sono imbattuta, ieri sera, nella icona di un video di Repubblica in cui si annuncia che Mimmo L. si racconta: Una vita tra musica e medicina (Intanto ascolto Una vita elementare). Mi sarebbe molto piaciuto sentire il suo racconto - sebbene in materia sia molto preparata, tanto da poter scrivere un piccolo trattato (non lo farò) - ma qualche causa misteriosa lo proibisce. Ho provato diverse volte, tuttavia cliccando sull'icona appaiono altri video di tutt'altro argomento e di musica e medicina nessuna traccia. Intanto ascolto Tra lo Utah e Tel Aviv (inevitabile soffermarsi sulle variazioni subite dalla voce in otto lustri), di cui conosco genesi, motivazioni, significato, ma non li renderò pubblici, perché le canzoni non si spiegano...
Rivolgo un appello alla comunità informatica internazionale perché renda fruibile il video di Repubblica.
...Quale mai sarà la tipica disinvoltura da chauffeur?
Se almeno qui ci fossi tu...ti chiederei di andare a stendere il bucato della prima lavatrice, che intanto ha concluso il suo ciclo di lavaggio, così io potrei dedicarmi a recensire il tuo disco in maniera professionale!

domenica 10 aprile 2016

ALLUCINAZIONI UDITIVE

Troppe emozioni possono far male e tirare brutti scherzi. Un po' quello che sta capitando a me in questi giorni. Aspetto un disco per il quindici di aprile e me lo trovo quasi sotto casa con largo anticipo, poi scopro che già il primo (come in effetti avrebbe dovuto essere), un accattivante Mimmo-Serge lanciava sguardi seduttivi ai clienti dei Feltrinelli Village...Ho evitato di parlarne finora, ma non resisto più, alla faccia della riservatezza e delle scontate reazioni di detrattori e scettici. Mentre curiosavo tra le file dei dischi, ordinatamente disposti per sezioni e per ordine alfabetico, arrivata a quella dei cantautori italiani, lettera M, mi sento chiamare: Ehi, Folghy, ti ho trovato un po' di lavoro... Lascia perdere tutto il resto e concentrati sull'ascolto del mio disco, e poi guarda il video ufficiale di Confusi in un playback: ti anticipo solo che indosso parte della mia collezione di occhiali da sole, ma anche un bellissimo paio da vista e faccio una passeggiata in riva al mare con un cappotto nero lungo che è la fine del mondo! Vedessi come mi slancia! Ho un cappello nuovo che me lo invidiano tutti! E poi canto anche, sai, in playback, certo, io muovo le labbra, ma la voce in sottofondo è quella del Liga. Si, mi sono divertito a destabilizzarvi, voi zoccolo duro. Ma hai visto che primi piani, hai visto che sguardo, e cosa ne pensi della mia mosca da far invidia a D'Artagnan? Una signora mosca! - Io non credo alle mie orecchie, penso di essere in preda ad una allucinazione uditiva.. Insomma, sento le voci! - Allora, cosa fai ancora lì impalata, prendi il disco e corri a lavorare... ascolta, medita, pondera, rifletti, scrivi, fai la persona seria. Mi hai estenuato per anni con la storia del disco che non usciva mai, e ora che ce l'hai, non ti muovi? Metti il turbo, e vedi di non scrivere le solite sciocchezze. 

Caro Cantante, perdonami, ma la mia vera natura ogni tanto prepotentemente si fa largo, non posso sempre imbrigliarla, devo assecondarla, altrimenti altro che allucinazioni uditive... Ciò non significa che io non abbia ubbidito, lo sai che scatto sempre sull'attenti: ho ascoltato anche il secondo CD. Non posso fare a meno di pensare che il duetto con Frankie  sia venuto così bene grazie a quei pasticcini così buoni... ma...
Tempo al tempo.

venerdì 8 aprile 2016

PRIME IMPRESSIONI



Come racconta l’immagine pubblicata ieri, ho finalmente tra le mani e davanti agli occhi Serge. No, non l'ho subissato di domande, l'ho lasciato tranquillo cercando alcune risposte nel libretto accluso al disco. L'ho letto con molta cura e mi sono soffermata sui ringraziamenti, sinceri, pensati, motivati. Avrà dimenticato qualcuno? 
Non è stato, questa volta, molto complicato reperire il disco, perché dopo un tentativo andato a vuoto in un Feltrinelli point del centro della città, la ricerca è andata a buon fine in un Feltrinelli Village periferico molto grande e fornito. Grazie alla lungimiranza di un distributore illuminato, il disco é arrivato ai confini dell’impero. Mi soffermo sui dettagli perché magari qualcuno delle mie parti che legge se ne giovi e sappia che Mimmo è già tra noi e non occorre farselo spedire.




Di notte, dopo aver combattuto non poco con la pessima confezione di plastica interna che aveva intrappolato i CD e non voleva affrancarli, riesco ad ascoltare il primo. Un solo ascolto permette appena di esprimere sensazioni. Piccoli cambiamenti ha un testo che fa riflettere, alcuni versi sono molto ben riusciti, e una musica incalzante, ma è nuova, dobbiamo approfondire la conoscenza. Nel complesso il lavoro mi sembra, per usare una espressione che Mimmo usò per Tango dietro l’angolo, un disco azzardato, innovativo e sperimentale, a tratti spericolato. Dentro c’è il vecchio (mi riferisco all’utilizzo di tracce di un passato anche molto lontano, in cui sono presenti anche persone che non ci sono più, o che da tempo non collaborano più con Mimmo), ma si tratta di un vecchio in parte inedito,  e il nuovo: le canzoni dovrebbero essere state tutte ri-cantate, anche se nel caso di un duetto, ho un dubbio, non sulla voce di Mimmo, ma del sodale: non mi sembra quella di oggi. Ci sono, accanto ai vecchi, nuovi musicisti; c’è un’alternanza di lento-lentissimo dolce dolcissimo-struggente, e di veloce-velocissimo. Canzone di sera amata in egual misura dal pubblico e dal cantante, è un esempio bellissimo della prima categoria. La spericolatissima versione di Aiuto, che già di suo è spericolata e anche inconsueta come tema, per Mimmo, è un esempio di estremizzazione totale. Le chitarre di Britti richiamano il suono di una lama sul ghiaccio, o sul metallo.

Degna di nota Che fine farò, che mette insieme tre voci diverse tra loro, ma ugualmente interessanti, anche se dentro di me ho espresso una preferenza... sghemba. Ho evidentemente avuto una visione obliqua.
Chiude il primo Cd I musicisti son così, in una versione lenta e ancor più disincantata.
In mezzo le altre: Cala la luna, che si fa trina per l’occasione, e che da sola potrebbe valere l’album. Inevitabilmente ci riporta ai live, con quella lunga introduzione strumentale, qui ancora più lunga e intrigante. Ben eseguite, ma senza sorprese particolari Aria di famiglia con il coautore, e Due amiche. Sempre altamente evocativa La pioggia e l’esilio.

Del secondo CD ho ascoltato, ma in tutta fretta, Confusi…  e Come viviamo questa età. Anche Liga ha postato oggi il video di Confusi..., e mi è sembrato anche questa volta, al di là del fatto che nel disco e nel video  c’è anche lui, un bel gesto di amicizia. Ho letto alcuni commenti di giovani che ignoravano l'esistenza di Mimmo;  ringraziano L. per aver dato loro dato la possibilità di conoscerlo. Quanto a Come viviamo, questa versione molto dolce, direi struggente, ma pacata, svuotata della rabbia che la connotava, sembra quasi avvolgere di una coltre affettuosa tutti i ragazzi di provincia che un tempo sognavano spazi interni ed esterni più vasti. 

Non mi rimane da fare altro che: a) ascoltare il secondo CD; b) annotare veloci impressioni; c) ascoltare di nuovo l’album nella sua interezza; d) scrivere considerazioni più puntuali; e) raccontare alla maniera di Folgorata il video (la parte a me più gradita, perché non sono una che recensisce, ma una gioiosa, serissima cialtrona). Tabella di marcia impegnativa, ma spero di farcela.


Infine, come promesso, aprire lo Champagne. 

giovedì 7 aprile 2016

mercoledì 6 aprile 2016

NOTIZIE BOMBA!!!

Svagato controllo della posta, in mezzo alle solite comunicazioni di servizio, groupon vari, bollette online e altre quisquilie, occhieggia l'e-mail di un amico gentile che mi dice di aver appena comprato il disco di Mimmo, per giunta in un negozio. Come - penso - non doveva uscire il 15? Ci sarà stato un altro piccolo cambiamento? O sarà che l'amico vive e opera nella patria natia del Cantante, il quale  magari ha voluto che i corregionali avessero l'onore dell'anteprima? Negozi di dischi qui da me ne son rimasti pochi, e neppure in quei pochi si trovavano, in passato, quelli di Mimmo, che avevo sempre acquistato online. Che l'ultimo adesso ci sia, che so, da Feltrinelli? Può essere. Facendo una gara di velocità e inciampando sui tasti mi fiondo su IBS, e cosa vedo? Piccoli Cambiamenti, doppio Cd: c'è già e quindi posso procedere con l'acquisto. Tra qualche giorno avrò Serge davanti agli occhi e tra le mani e gli potrò fare un bel discorsetto! Gli dirò, per esempio, che mi fa molto piacere che faccia i plumcake, ops, gli showcase nelle librerie, che si intrattenga con il pubblico, che mi auguro lo stupisca con domande acute e inconsuete, e che si trattenga a firmare le copie con quella sua scrittura da adolescente pasticcione degli anni sessanta, quella che la grafologa mi aveva detto: in genere sono necessarie almeno quindici righe per disegnare un piccolo ritratto, ma qui con solo due righe a disposizione posso dire che chi scrive è un uomo, che ha una vena artistica spiccata, una buona dose di spiritualità, ma anche solidi aspetti di concretezza. Oh, caspita, mica le avevo detto di chi si trattasse!
Dopo tante peripezie, come nelle favole, c'è l'happy end. Il sortilegio del mago cattivo non ha avuto l'esito sperato: il disco è uscito, presto lo potrò ascoltare, potrò scriverne, Mimmo continuerà a presentarlo nelle librerie e nei locali; fisserà nuove date nelle varie regioni d'Italia (quando a Pontedera? quando a Povegliano Veronese, quando a Canicattì e quando a Magomadas?), ci sarà qualche intervista nei giornali nazionali e locali, qualche partecipazione radiofonica e televisiva, e poi arriverà un'altra estate e canterà sotto le stelle, dopo sarà di nuovo ottobre, una sosta per la vendemmia, e poi di nuovo in giro, un'altra stanza un altro hotel.
Spero che gli dia soddisfazioni, questo disco, e che al di là dei soliti vecchi appassionati lo comprino, lo ascoltino e lo apprezzino in tanti, perché, non dobbiamo dimenticarlo, Mimmo è un grande artista.

Elenco blog personale