Mimmo & Greg

Mimmo & Greg
Grazie Mariangela, grazie Mimmo!

giovedì 25 aprile 2013

CHE IMPEGNI HAI NEI PROSSIMI MESI?

ATTENDO...

Con una certa trepidazione la pubblicazione di un nuovo post.

Ormai ci ho “fatto la bocca”, e quando accade che la pagina pianga l’assenza, anch’io sono colta da attacco, lieve, di sindrome abbandonica.

Leggo con interesse i post più “seri”, a sfondo politico e sociale, o legati a fatti di attualità, che mi paiono spontanei e sentiti, ma anche espressione, nel caso ce ne fosse bisogno, dell’esigenza dell’artista di farsi percepire come intimamente connesso alla realtà in cui vive. Insomma non uno avulso da ciò che accade intorno, ma profondamente calato, interessato, colpito, indignato. Provo interesse, il più delle volte mi riconosco in ciò che leggo, ma mentirei se dicessi che mi infiammano. Sono quelli a cui potrei più facilmente rinunciare. Mi suscitano sicuramente qualche palpito in più le riflessioni legate alla sfera interiore. I piccoli svelamenti. L’obiettivo puntato sulla musica di altri di cui si nutre e che lo emoziona. I video artigianali. I nuovi progetti. Le richieste di collaborazione. Le nuove foto.

Ormai possiedo una piccola collezione virtuale di immagini che lo colgono mentre esegue “Una vita che scappa.” Ogni volta mi ritrovo a pensare che quella nuova sia migliore della precedente, ma forse l’ultima, quella di sabato sera, sarà difficilmente superabile: è sicuramente la più bella. Probabilmente se qualcuno chiedesse al cantante che rapporto ha con l’esteriorità, o meglio con il suo aspetto esteriore, o come ormai dicon tutti, il suo look, gli risponderebbe che ha un’importanza molto relativa, ammesso che ce l’abbia, un’importanza. Certo, immagino non abbia (e non so se abbia mai avuto nemmeno al culmine della popolarità) un curatore d’immagine, ma è più interessato alla questione di quanto non voglia far credere. Quel polsino bianco rivoltato sulla manica della giacca di buona fattura, non è certo casuale, e racconta molte più cose di quanto il proprietario del polsino e della giacca forse vorrebbe.

Questo tipo di attesa mi fa compagnia costante, quotidiana.

Altre attese sono invece legate a un particolare momento, o alla realizzazione di un progetto, o a un evento.

Attesa n.1. La messa in onda del programma registrato alla Radio-televisione della Svizzera italiana. Prima di lui diversi altri artisti. Forse sarà lui il prossimo, a partire dalla terza settimana di maggio?

Attesa n.2. Il nuovo sito. A mio avviso sarebbe bastato un maquillage a quello vecchio, al quale sono “sentimentalmente legata” per più di un motivo, ma io e altri che la pensano così, abbiamo una visione certamente limitata. Il nuovo sito, annunciato, già da un po', come disponibile tra qualche settimana, (intanto da nostalgica ho passeggiato oziosamente in quello vecchio, e ho lucidato i vecchi mobili) forse avrà bisogno di tempi un po’ più lunghi, a meno che non si voglia temporaneamente immettere in rete un prodotto incompleto, con diverse pagine ancora da allestire (fatto che spesso riscontro e che mi innervosisce un po’). Non so come sarà, quello nuovo, forse multilingue, forse ipertecnologico, forse sarà di quelli che "quando entri, sarà la musica a darti il benvenuto". Non lo so, sono curiosa. Proprio perché sono curiosa sono andata cercando e… attenderò il nuovo sito per vedere se ciò che credo di aver scoperto, possa essere campato in aria o avere riscontro nei fatti.

Attesa n.3. L’uscita dell’album mitico, quello dedicato agli affezionati e ai fedelissimi. Io non amo molto gli aggettivi roboanti e abusati, e mitico è ben rappresentato nella categoria, ma qui è d’obbligo. Attesa quanto mai dolce.

Attesa n.4. LIBRO!!! Qui non mi potrà fermare nessuno, perché farò salti di gioia, ma proprio salti veri, magari sul letto per attutire danni alle caviglie. E mi aspetto qualcosa di inedito, e voglio essere stupita, e voglio trascorrere una notte intera a leggere senza andare a dormire, ma sarò felice (meno) anche di rileggere le cose lette o sentite duemila volte. Magari è l’occasione per dare organicità a tutto il materiale sparso qua e là scritto dall'interessato, o da altri autorizzati, (non molto a dire il vero, ma qualcosa c’è) dentro una summa scritta da lui medesimo (affiancato dall’editor solo per lo stretto necessario).

Attesa n.5. L’album NUOVO. E una volta uscito sarà foriero di altre attese: la presentazione ufficiale, la promozione con tutto il corteo di interviste e partecipazione a trasmissioni radiofoniche, i concerti…

Ho come la sensazione che ci sia materiale sufficiente per vivere una condizione di felice attesa protratta a lungo nel tempo, fatta di piccole sorprese annunciate, piccoli sussulti, piccole esaltazioni e piccole delusioni… qualche lieve inquietudine, qualche sbalzo d’umore e nessuna, ma proprio nessuna nausea.
Spero incida sulla luminosità dell'incarnato e sulla lucentezza della chioma.
E sulla possibilità di esprimermi, come al solito, qui dentro, in almeno cinque occasioni.
Posso pretendere di più?



domenica 21 aprile 2013

PROMESSA MANTENUTA


Dopo avermi lasciato fino all'ultimo col fiato sospeso, qualcuno che conosco, c'è stato, al concerto.
Mi è parso molto felice e ha reso me molto felice facendomi partecipe,  col suo racconto, di una serata di bella musica ed emozioni. Mi ha inviato e mi ha permesso di pubblicare questa foto.
Grazie di tutto.

venerdì 19 aprile 2013

CONDINVIDIO

Condivido, secondo i miei mezzi e le mie possibilità, e un po' invidio chi ci sarà. Invidia buona, anche se per definizione l'invidia non è mai buona, e io tra i miei difetti non annovero l'invidia. Meglio, quindi, dire: sono felice per chi ci sarà.
Magari ci andrà qualcuno che conosco e mi racconterà. Chissà.
Sarà un bel giorno di festa, di amici ritrovati riuniti nella musica, saranno applausi ed entusiasmo. Buonumore e adrenalina.
Dell'evento avevo già parlato appena era stato reso pubblico il programma del compleanno (venticinque anni), del locale torinese.
Di Mimmo e Greg, pure, in altre occasioni e in particolare in due lunghi post dell'aprile 2010. Li ho voluti rileggere. C'è forse qualche imprecisione, allo stato attuale sono in possesso di aggiornamenti, ma non amo rimettere le mani su quanto scritto in passato: lascio le cose come sono, con i loro limiti. 
Domani, più o meno all'ora in cui si terrà il concerto, sarò, se il tempo si manterrà alle temperature di questi giorni, a cena con alcuni amici sotto il portico, all'aperto. Stelle, alberi, fruscio di foglie, canto di grilli. A tavola nebbiolo e barbera. Mi unirò idealmente a chi è presente e a chi canta e suona. Dopo qualche bicchiere mi sembrerà quasi di esserci. Il vino e la fantasia uniti insieme fanno miracoli.

domenica 14 aprile 2013

LO SPECCHIO MAGICO



Stamattina, al risveglio, mi sono guardata allo specchio e invece di trovarvi riflessa la mia immagine, ho visto quella di Mimmo, che mi scrutava severo. L'istinto mi avrebbe suggerito di fuggire, ma le gambe, per la paura, e lo stupore, mi hanno impedito qualsiasi movimento. Impietrita, sono stata ad ascoltarlo. "Millantatrice, Agiografa farlocca, passi il tempo a scrivere sciocchezze, e trascuri gli aspetti importanti del mio cammino. Non hai evidenziato che Io, al contrario di Altri, non mi sono fermato a Eboli, ma sono arrivato a portare canto e conforto a Potenza. Neppure una parola poi sul video, di cui ho curato personalmente montaggio e regia".

Rimedio immediatamente. Non ho scelta, ma lo faccio con profonda convinzione. Vale come condivisione.


"In viaggio per Potenza. Ecco, noi siamo così.. niente potrà cambiarci mai".

martedì 9 aprile 2013

MUSICA, LIBERTÀ, LEGALITÀ

Questa mattina, a Milano, all'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, c'è stata la conferenza stampa/presentazione/concerto di Legality Band Project, un progetto in divenire di cui ho già parlato quest'estate, quando muoveva i primi passi, che si pone l'obiettivo, attraverso la musica, di contrastare l'illegalità in ogni sua forma. In primo luogo quella rappresentata dalle organizzazioni criminali che controllano i più svariati settori della società e della vita pubblica, e che conquistano territori e ambiti sempre più vasti, ben al di là delle regioni del sud dove l'immaginario collettivo le colloca e dove effettivamente sono nate e hanno trovato terreno fertile, approfittando delle condizioni sfavorevoli e disagiate, della povertà materiale e non solo, del territorio e dei suoi abitanti. In secondo luogo, cercando di puntare l'attenzione su certi comportamenti, che, seppur non direttamente collegati alle società del malaffare, ma portati avanti da persone che ne sono fuori e agiscono autonomamente, finiscono col confluire nel grande serbatoio di atti e fatti illegali, senza che peraltro gli stessi soggetti portatori ne siano, talvolta, pienamente consapevoli. Il non rispetto delle norme, il mancato pagamento delle tasse, il cercare, per dirla in parole povere, di mettere in atto la cosidetta "furbizia italica" "fregando il prossimo", l'arte dell'imbroglio e dell'intrigo, farsi gli affari propri calpestando i diritti altrui, la totale disattenzione per il bene comune, sono solo alcuni degli innumerevoli esempi che si potrebbero citare. Insomma, si tratta di promuovere un modo di vivere e agire, più giusto, libero, etico, onesto.
La manifestazione di stamattina non era incentrata solo sulla musica, perché a parlare di legalità sono intervenuti esponenti del mondo dell'educazione, della cultura, del giornalismo, delle associazioni, del lavoro, che condividono gli intenti del progetto. C'è stato poi un lungo momento musicale della Legality Band, che ha il suo promotore in Francesco Gallo, musicista e cantante calabrese, che ha intrapreso questo cammino quest'estate, con una diversa formazione, e ora ha costituito una nuova band coinvolgendo giovani musicisti e musiciste, (di svariate provenienze con cui si esibirà in varie parti d'Italia (per il momento si parla di un concerto a Palermo a giugno, ma ancora prima di un altro ad aprile al nord, mi è parso di sentire) con l'intento di sensibilizzare alla legalità, e promuoverla. Del progetto possono far parte, come guest star, altri artisti, come ad esempio Mimmo, che vi ha aderito già lo scorso anno, con la partecipazione ad alcuni concerti estivi, al sud. Mi viene in mente il concerto di Strongoli Marina dello scorso agosto. Mimmo ha partecipato anche all'iniziativa di stamattina, precedendo con il suo breve intervento, il concerto della Band. Prima di proporre la sua canzone, ha espresso, con un piccolo discorso molto chiaro e sensato, concetti che gli stanno molto a cuore, evidenziando come una società senza cultura sia una società povera, senza maturità, senza stimoli, senza capacità critiche e di scelta e pertanto facilmente condizionabile, terreno fertile per l'illegalità, di cui finisce col diventare prigioniera. Proprio per questo la canzone scelta è stata Vola vola vola, il suo amato canto di libertà.
La manifestazione di stamattina è stata fruibile in streaming dalle 11,30 alle 13,30 circa. Non pensavo neppure di riuscire a collegarmi e invece, sorprendendo me stessa con doti di funambolismo estremo che mi vengono in soccorso quando di mezzo c'è Mimmo, sono riuscita a vederne e a sentirne le parti più salienti, tenendo aperte al contempo altre finestre necessarie... per attività extra-Mimmo. Era tutto un mettere e togliere le cuffie, una guardare di qua e di là, ma alla fine ce l'ho fatta.
Una considerazione su Francesco Gallo: ha una energia e una carica invidiabili, sul palco salta di qua e di là, e trasuda entusiasmo. Riuscirà in uno dei prossimi appuntamenti della Band, uno di quelli in cui sarà ospite Mimmo, a farlo salire sul palco e a farlo sgambettare e saltare come lui? Tutto è possibile, io non perdo le speranze.

sabato 6 aprile 2013

EMICRANIA

Sono reduce da un attacco di emicrania; l'emicrania toglie lucidità, in genere. Lascia spossati. Non è consigliabile esprimere opinioni quando si è ancora dentro gli strascichi che lascia.
Ciò che sto per dire, però, non credo possa essere imputabile all'emicrania, generatrice di un sacco di colpe, ma non di questa. Mi pare che stiamo cadendo in un equivoco, in riferimento alla "special edition" di Mimmo. Secondo le intenzioni iniziali, (ora non riesco a recuperare il suo post, perché non facendo parte della famiglia di FB, vedo solo quelli più recenti) sempre che non ricordi male, si parlava di un album destinato ad accogliere non tanto i "classici" di Mimmo, noti, amati e più volte riproposti (nelle raccolte Delitti perfetti, Aria di famiglia, I successi, e non solo) ma delle canzoni un po' dimenticate, non riproposte in precedenti raccolte o album non antologici, che avrebbero avuto una veste diversa. Mimmo aveva, già in passato, chiesto quali fossero, per chi conosce bene la sua produzione, le cinque canzoni preferite. Era un discorso diverso, o almeno io l'ho inteso in modo diverso. Nel proporre la mia lista delle dieci, ho applicato questo criterio, con qualche eccezione. Gli occhi mi darà sempre i brividi, ma non l'ho inserita. Una vita che scappa la posso ascoltare in tutte le versioni possibili dieci volte di seguito, e dal vivo è una di quelle che mi diverte di più sentire, ma non compare (anche perché ho privilegiato canzoni solo sue, a parte l'indicazione un po' azzardata e forse non da prendere neppure in considerazione, come bonus track, di Guardami bene, che, lo ricordo, è contenuta in un album omaggio di vari artisti, all'artista cubano Pablo Milanés, e non in un album di Mimmo) e via cantando. Comunque sia gradirò l'album, e l'intento che lo anima, ma mi pare che se rimaniamo a un solo Cd, e ai titoli elencati, ci ripetiamo e basta, seppur con arrangiamenti inediti. Va bene, la strana sarò io, o quella che ha frainteso. O forse contraddicendo quanto ho dichiarato all'inizio, la colpa è dell'emicrania. Mi piacerebbe al riguardo conoscere l'opinione di un Medico.
Con l'affetto di sempre.




mercoledì 3 aprile 2013

LA SCELTA

1. Il rosso del mattino
2. Dicembre
3. Niente di più
4. Surrender (Fragili e guerrieri)
5. I musicisti son così
6. Buonanotte nella pioggia
7. L'inganno del tempo
8. Come viviamo quest’età
9. L’interpretazione dei sogni
10. L’attesa

...Come bonus Guardami bene: non è sua, però quando la canta mi si mozza il respiro.  
Una di tanto tempo fa (Il rosso del mattino), due da Clandestina, (spero davvero che se non queste, almeno una di quell'album dai testi bellissimi ci sia, certo con un nuovo arrangiamento, come in qualche occasione Mimmo aveva auspicato) qualcuna molto nota e amatissima (Dicembre), una che non manca mai nelle mie liste (Come viviamo quest'età),  altre due che sembrano cucite addosso a me (non dico quali)... Una scelta implica sempre qualche rimpianto e un po' di sofferenza. Come al solito mi cullerò, felicemente, nell'attesa.

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